L'architettura nasride rappresenta la fine di un’epoca di splendore iniziata con la Córdoba degli Omayyadi nell'VIII secolo. Anche se non fortemente influenzata dagli architetti che progettarono la moschea cordovana, molto precedente all'Alhambra, questa architettura presenta alcuni elementi tipici dell’arte andalusa, come l’arco a ferro di cavallo con alfiz (un ampio contorno quadrato che incornicia l’arco) e le albanegas (pennacchi triangolari), oltre a dettagli caratteristici, come i capitelli delle colonne dell’Alhambra.
Gli architetti dell'Alhambra miravano a decorare ogni spazio, per quanto piccolo. Molti degli archi interni sono infatti falsi, puramente decorativi, con pareti coperte da splendide ceramiche e stucchi ricchi di dettagli, e soffitti realizzati in legno finemente lavorato.
Sebbene l'arte islamica proibisse la rappresentazione figurativa, i temi decorativi dell'Alhambra sono assai vari. Si trova un’ampia decorazione calligrafica, sia in corsivo che in cufico, con iscrizioni come il motto di Zawi ben Zirí (fondatore della dinastia nasride) "Solo Dio è vincitore", oltre a poesie di diversi poeti della corte.
L'elemento decorativo più frequente è l'ataurique, o decorazione vegetale, insieme a motivi geometrici e rombi.
L’Alhambra impiega un tipo di colonna unico: una colonna con fusto cilindrico molto sottile e una base dalla pronunciata modanatura concava, decorata con anelli nella parte superiore. Il capitello, diviso in due parti, ha un cilindro decorato semplicemente, sormontato da un prisma con angoli arrotondati e ornamenti a motivi vegetali (ataurique).
Uno degli elementi più sorprendenti sono le volte a muqarnas, composte da piccole celle sovrapposte, come quelle che troviamo nella Sala degli Abencerrajes e nella Sala delle Due Sorelle.
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