Occupa le pendici del Colle del Sole, da cui si possono ammirare l'intera città e le valli del Genil e del Darro. Esistono diverse interpretazioni sul significato del suo nome: Giardino dell'Intendente, dell'Architetto (alarife), Orto del Sombreraro, ecc. Il Generalife divenne il luogo di svago per i re granadini quando desideravano sfuggire alla vita ufficiale di palazzo.
Fu costruito a metà del XIII secolo e, secondo un'iscrizione del 1319, il re Abu I-Walid Isma'il (1313-1324) lo ridisegnò, il che lo rende anteriore alla costruzione del Palazzo di Comares. Nonostante la sua vicinanza all'Alhambra e la stretta relazione tra i due complessi, era considerato al di fuori della città, tanto che scoppiò una rivolta all'Alhambra contro Mohamed V mentre si trovava al Generalife.
Attualmente, il Generalife è composto da due complessi di edifici, collegati dal Patio della Acequia.
Tuttavia, è difficile conoscere l'aspetto originale del Generalife, poiché ha subito modifiche e ricostruzioni durante tutta l'epoca cristiana, inizialmente necessarie a causa dello stato di degrado e abbandono in cui si trovava durante l'ultima fase musulmana, ma che successivamente hanno alterato la sua disposizione e modificato molti dei suoi aspetti.
Nella costruzione del Generalife non troviamo nessun tipo di eccesso decorativo né grandi interventi architettonici. Al contrario di quanto accade nell'Alhambra, tutta l'edificazione del Generalife, sebbene solida, è generalmente molto sobria e semplice, indicando l'atmosfera di intimità e serenità che i monarchi cercavano ritirandosi a riposare tra i suoi giardini. Troviamo solo pochi motivi decorativi in gesso, poco vari, ma di estrema finezza e buon gusto.
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